Puglia di vino

Un viaggio nei territori che dividono costa Ionica e Adriatica,  e con pochi chilometri si possono toccare i due mari. In mezzo un tappeto verde, un buen ritiro dove anche in piena estate  c’è pace e relax, più cibi e vini strepitosi che sanno d’antico.

Gran tour tra le vigne del Salice Salentino DOC e del Negramaro e le tante cantine che producono ottimi vini esportati in tutto il mondo. Guagnano e Leverano sono i centri più importanti del Negramaro. A Guagnano c’è anche in museo dedicato allo storico vitigno, e tutto intorno parla di vite, vigna e cantine. L’importanza della produzione vitivinicola per queste terre è testimoniata del resto anche dal Premio Giornalistico Terre del Negroamaro che si svolge a Guagnano, il primo venerdì dopo ferragosto.

Cantine che raccontano storie, viticoltori che fanno ricerca e si dedicano a lavorazioni di nicchia come quelle destinate a vegani o Kosher. Ristoranti che sembrano case, accoglienti e aperte agli artisti. Graziosi B&B bomboniera. Un piccolo mondo antico dove andare per un turismo a contatto con natura, sapori e bien-vivre.

Le distese di vigne hanno colori cangianti: ora verdi, più in là saranno macchiate da grappoli gialli e viola che all’alba paiono di velluto per la patina d’umidità depositata sui chicchi. Ecco un paesaggio inusuale per l’immaginario, con una Puglia assolata, di pietra bianca, mare azzurro e olivi secolari. Così come inusuale ma ricca di sorprese e suggestioni la scelta di un long week-end o una vacanza di degustazioni e visite alle cantine.

A Guagnano si concentra la maggior parte dei vitigni di Negramaro, Primitivo, Malvasia bianco e nero. Le aziende sono davvero molte, e tutte difficilmente si possono visitare. Ecco una piccola selezione:

Candido è un’azienda dei primi del ‘900.  Bella cantina con spazi per eventi e  una produzione storica come il Cappello di Prete, un Negramaro puro. La Cantina Sociale Enotria racconta la storia emblematica delle cooperative.  Nata per la raccolta delle uve di piccoli produttori e  vendita di vini sfusi, molti dei quali utilizzati da taglio, di recente  si è impegnata nella ricerca, selezione e imbottigliamento con ottimi risultati. Interessante la visita alla Cantele. I proprietari di origine veneta hanno intuito il potenziale dei vitigni salentini e sono emigrati al sud negli anni cinquanta per produrre, tra i tanti, uno spumante rosato, il Rohesia IGT, dal persistente perlage, e dal colore intenso. Piaceviole la cantina e la zona per degustazioni e show cooking; alle pareti una foto di Gerad Depardieu, che pare abbia casa anche nei dintorni e sia un grande estimatore di questi vini. Altra nota gossip: questa è pure la zona delle tenute di Albano Carrisi, a pochi chilometri infatti c’è Cellino S. Marco. Una sosta d’obbligo alla nota azienda Conti Zecca di Levarano, presente sul territorio da ben cinque secoli e che distribuisce in Italia e all’estero i suoi rinomati prodotti.

Il tour fra le vigne continua  con un’interessante “immersione” nel mondo del vino Kosher all’azienda Leuci, che oltre alla produzione classica ha affiancato quella di vini dedicati al mercato ebraico; produce anche una quantità limitata di olio estratto a freddo sempre secondo i dettami Kosher, molto buono. E sempre in tema di nicchie di mercato la Feudi di Guagnano  propone il Vegamaro, un vino che può essere consumato anche dai vegani perché esclude l’utilizzo di albumina d’uovo, caseina, coadiuvanti OGM e ogni elemento di origine animale.  L’azienda si impegna anche in progetti socialmente utili: lo scorso anno ha organizzato il primo corso per sommelier rivolto ai detenuti di ambo i sessi del carcere di Lecce. Un’iniziativa che  avuto una risonanza anche negli Stati Uniti per un articolo apparso su The New York Times.

Last but not least. Avevo già avuto modo di visitare le cantine Quarta a Lizzano e ne ero rimasta affascinata: per la ricerca sui vini, sulle coltivazioni, per la cura nella ristrutturazione, ed eccomi qui a Guagnano di fronte a un altro monumento del vino, le cantine Moros. Claudio Quarta, il proprietario, è un noto ricercatore e imprenditore farmaceutico trasferitosi negli USA. Ma quindici anni fa ha deciso di ritornare nella sua terra d’origine e, assecondando un’autentica passione per il vino e la sua  storia, dare vita a cantine d’artista. Le ristrutturazioni denotano grande  gusto e interpretano un’idea di conservazione e riuso come le vasche in cemento trasformate in sale riunioni, o le cantine sotterranee ancora in parte utilizzate per il passaggio in botte che ospitano sale da pranzo e il Museo del Simposio con preziosi reperti della Magna Grecia.   Tutto qui è piacevole, anche il racconto fatto da Alessandra,  la giovane figlia che dopo un periodo all’estero, ha deciso di sposare i bei progetti paterni e farli suoi. Degustare il Sud del Sud, un blend rosso corposo e rotondo accanto alle opere dell’artista leccese Ercole Pignatelli è un’esperienza decisamente intensa e fuori dal comune.

Dopo un mare di vino è tempo di godersi uno dei più bei tramonti a Porto Cesareo: la baia s’infuoca e il sole scende dietro l’isola dei Conigli e sulla linea dell’orizzonte si spegne. Il paese è carino e merita una passeggiata nella via delle pescherie che, una dietro l’altra, espongono meraviglie, alcune su richiesta cucinano il pesce da asporto o da consumarsi alla buona seduti a un tavolino. Qui ha appena aperto una dependance marina del ristorante La favorita di Guagnano,  servono pesce freschissimo ma si può portare anche a  casa o mangiare passeggiando.

Da vedere assolutamente  Torre Sant’Andrea, l’arco “Lu Pepe”, la Grotta della Poesia e le Marine di Melendugno fermandosi per un super bagno a Torre dell’Orso.

A San Pietro Vernotico c’è Villa Adriana, un’antica residenza dei primi ‘900. Rientra nel circuito delle dimore storiche italiane (ADSI). Begli arredi, giardino rigoglioso,  la proprietaria Debora Rogges ha un progetto ambizioso: accogliere giovani artisti e fare in modo che la villa diventi un agorà, una  galleria d’arte vivente. Per questo ha lanciato  “Open Call per Giovani Urban Artist in Residenza”  con l’Istituto di Cultura Italo-Tedesco (ICIT) di Lecce, per creare la residenza d’artista e favorire il dialogo interculturale tra Italia e Germania. Gli urban artist interessati potranno inviare le loro candidature entro il 7 agosto 2017 a info@icit-lecce.it.  Per chi volesse un appartamento o camere in B&B,  la villa ne mette a disposizione per brevi o medi periodi.

Per rilassarsi nella campagna di Guagnano un buon indirizzo è il piacevole agriturismo Casolare i Tre ulivi. Possibilità di affittare stanze o piccoli appartamenti immersi in un giardino con ulivi secolari, dovetra l’altro vengono servite   colazioni meravigliose.   A Leverano  Villa Ghetta Country House è interamente costruita con tecniche di bio-edilizia e arredamenti in legno.  Piscina esterna, e possibilità anche di soggiornare in camping e camper. Ottimo l’annesso ristorante Exedra , che cucina per lo più ciò che l’orto di proprietà  produce giornalmente. Dunque a “centimetro zero”.

Sembra di entrare nella sala da pranzo di casa a Il Pepe Rosa, una masseria risistemata spersa nella campagna di Guagnano. Molto affabile la proprietaria e cuoca Angela Tondo, ottimi i piatti del territorio e pesce freschissimo.

Altri indirizzi affidabili per assaporare la cucina tipica: La Favorita  e  L’Aja Noa,  sempre a Guagnano

 

 

 

 

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