Milano: Giancarlo Vitali Time out

Dal 5 luglio al 24 settembre 2017 il Comune di Milano dedica al pittore Giancarlo Vitali  un grande progetto espositivo su quattro sedi, affinchè ciascuna racconti la poetica dell’artista da un punto di vista differente. Il progetto ha il suo cuore a Palazzo Reale con la prima ampia antologica di questo maestro del Novecento italiano rimasto in qualche modo in disparte nel panorama nazionale ed internazionale  ed oggi finalmente proposto al grande pubblico.

Nella più prestigiosa sede espositiva di Milano vengono ospitate 200 opere, delineando un percorso narrativo diviso in dieci sezioni tematiche  che coprono tutto l’arco della produzione di Giancarlo Vitali.  Attraverso una rilettura critica dell’intero percorso dell’artista “Giancarlo Vitali, Time Out” accompagna il visitatore in un viaggio di oltre settant’anni partendo dai primi dipinti degli anni Quaranta, già apprezzati da Carlo Carrà, passando per le opere degli anni Ottanta e Novanta, esaltate da Giovanni Testori, fino all’ultima e inedita produzione.

Al Castello Sforzesco, un’installazione del figlio di Giancarlo Vitali, Velasco, anch’egli artista, introduce il visitatore nel mondo dell’incisione del maestro di Bellano.  In Sala Viscontea e Sala Bertarelli vengono esposti 150 fogli con un insolito allestimento in orizzontale. Si tratta di una selezione preziosa e ragionata di incisioni provenienti dagli Archivi delle Civiche Raccolte. Il viaggio prosegue al Museo di Storia Naturale con un focus dedicato al tema Le forme del tempo, ovvero alle forme dei fossili e ai ritrovamenti geologici. Il nucleo delle opere presentate è stato realizzato da Vitali nel 1991 in corrispondenza del centenario della morte dell’Abate Antonio Stoppani, geologo e Direttore del Museo di Storia Naturale in carica dal 1882 al 1891. In Casa del Manzoni va in scena un allestimento di Peter Greenaway dal titolo “Mortality with Vitali”. Nasce da un’intuizione del grande regista inglese che immagina l’incontro tra Vitali e Manzoni attraverso una raccolta enciclopedica ma di umili origini che richiama il contenuto dei dipinti. La casa museo si riempie di quadri, oggetti, memorie celebrando il rapporto ambiguo e ossessivo tra malattia, morte, creatività.

Nato a Bellano sul lago di Como nel 1929, Vitali è sempre stato legatissimo alla terra d’origine dove tuttora risiede, traendo da questa appartenenza un’autonomia e una libertà espressiva del tutto originali, in una posizione da sempre “fuori dal coro”: un outsider del sistema dell’arte refrattario alle mode. Così il Time Out che titola il grande evento espositivo di Milano evoca sia il momento sospensivo necessario ad ogni artista per ri-vedere criticamente tutti gli elementi che compongono l’opera sulla tela, sia la scelta “solitaria” di Giancarlo Vitali, che  per settant’anni ha avuto come unico fine e scopo quello di dipingere. Ultimo pittore viene, infatti, definito dalla critica.

Dall’ampia panoramica presentata in Time Out emergono gli echi di un percorso che si alimenta nello scorrere del tempo di grandi del Novecento come De Chirico, Carrà, de Pisis, Sironi, ma poggia senza riserve, saldamente e in profondità sull’opera di assoluti pilastri del passato:  Goya, Velàzquez, Rembrandt, Ensor.

 

Giancarlo Vitali Time Out – a cura di Velasco Vitali

Promosso e prodotto dal Comune di Milano – Cultura

Dal 5 luglio al 24 settembre 2017 – Palazzo Reale; Castello Sforzesco; Museo di Storia Naturale; Casa del Manzoni

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