L’olio alla spina? Da oggi è realtà

Acqua, vino, birra e soft drink: cosa hanno in comune? Semplice, possono essere tutti erogati “alla spina”, un metodo che consente di consumare le bevande nella quantità desiderata e alla giusta temperatura e che offre notevoli vantaggi ai ristoratori, soprattutto dal punto di vista ecologico.

Allora, perché non applicarlo anche a un altro prodotto, utilizzato in larga scala nel mondo horeca? Stiamo parlando dell’olio extravergine di oliva, conosciuto anche come olio “Evo”.

L’idea, semplice ma nello stesso tempo geniale, è venuta a Marco Bonsignore, un imprenditore lungimirante che, partendo dalla sua azienda di famiglia a Selinunte, nella bella Sicilia, ha presentato a Verona allo scorso “Sol&Agrifood”, LongEvo, il primo olio alla spina a impatto zero.

Come si evince dal nome, anch’esso geniale, grazie all’utilizzo di fusti sotto azoto, l’olio Evo non solo mantiene inalterate le sue qualità organolettiche nel tempo ma può essere addirittura conservato più a lungo, rimanendo fragrante fino all’ultima goccia.

Un approccio davvero sostenibile. LongEvo si basa sul sistema del vuoto a rendere dei fusti, non comporta smaltimento, non richiede alimentazione elettrica ed emette nell’ambiente soltanto azoto, gas inerte già presente nell’aria (costituisce il 78% dell’atmosfera terrestre). Attraverso la scelta del sistema VAR  l’obiettivo è di risparmiare l’equivalente di 20 milioni di lattine di olio in Italia ogni anno. In più, tramite il controllo dell’erogazione e la conservazione garantita dall’azoto, si evita ogni tipo di spreco, consentendo ai ristoratori di tenere sotto controllo i costi.

Un olio di ottima qualità L’azienda di Marco Bonsignore ha iniziato dieci anni fa a produrre e commercializzare l’olio extra vergine di oliva Kothon, estratto a freddo da olive di cultivar Nocellara del Belice, certificato biologico, e si avvale del marchio DOP Valle del Belice. Anche la linea di olio Kothon Blend proposta con LongEvo è di produzione artigianale e proviene da olive autoctone coltivate nella Valle del Belice.

A questo punto l’unica domanda è: come fare per averlo? L’impianto viene distribuito in comodato d’uso gratuito, ha un ingombro minimo (35x45x120) ed è proposto in abbinamento con fusti da 25 litri di olio Kothon, Blend (Convenzionale) oppure Biologico.

Testo di Rosella Trombetta

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