Buenos Aires: città a tinte forti, sentimenti decisi e passioni totalizzanti

 

Buenos Aires è una città a tinte forti, sentimenti decisi e passioni totalizzanti. Sono queste a spingere turisti di ogni parte del mondo fino al Paese con la testa nell’Equatore ed i piedi al polo Sud: l’Argentina.

La sua capitale è estremamente cool. Dopo aver visitato il grandioso cimitero de La Recoleta (dov’è sepolta anche la famosa e contestata Evita Peròn), spingetevi fino al vicino “Buenos Aires Design”, un centro commerciale tematico interamente dedicato ad accessori per la persona ed a arredi e decorazioni per la casa.

Un altro luogo imperdibile per gli amanti dello shopping è il quartiere di Palermo Soho, una Rodeo Drive argentina. Tra le grandi firme internazionali, anche boutique di emergenti designer argentini. Qui, al calar del sole ed alla chiusura dei negozi, spingendosi verso la parte vecchia del quartiere, comincia una movida notturna senza stagione. I ragazzi si ritrovano fino a notte fonda nei cafè, nei ristoranti, nei locali delle vie che si affacciano sulla Plaza Serrano e nelle vie che da qui cominciano.

Nel cuore di Palermo il Legado Mitico offre undici stanze a tema (ognuna dedicata ad un grande personaggio argentino) sono scrigni sofisticati ed a misura d’uomo. La biancheria da letto e da bagno è di prima qualità, come le “amenities” agli estratti della magnolia. Al posto della classica hall, un’accogliente biblioteca in legno scuro con morbidi divani in pelle, grandi tappeti, foto incorniciate e cimeli sportivi. I tavoli dedicati alla colazione, accurata nei dettagli della presentazione quanto nella qualità del cibo, sono illuminati dalla luce naturale della vetrata sullo splendido patio fiorito. Hotel gemello a Salta (http://www.legadomitico.com/).

Sempre a Palermo (calle Borges 1757), immerso in un cortile verde illuminato dalle candele, c’è Cabernet, ideale anche per colazioni e merende. Arredi in legno scuro, atmosfera radical chic, 150 vini (ottimo il Mendoza Palo Alto) e piatti gustosi e ben presentati (www.cabernet-restaurant.com).

Testo Maristella Mantuano

Foto Victor Liotine