Manfredonia, veniva dal mare…

Manfredonia turisticamente in questi ultimi anni è rimasta un poco nell’ombra. Città di mare operosa e vivace, spesso viene bypassata dai tanti che scelgono le località del vicinissimo Gargano. Invece l’erede dell’antica Siponto merita di essere visitata e vissuta. Ne sono convinti i sostenitori del progetto “Manfredonia Experience” (mail info@manfredoniaexperience.it). Si tratta di ventitré imprese turistico-commerciali che hanno deciso di finanziare una poderosa campagna di comunicazione per rilanciare l’immagine di Manfredonia e far conoscere al grande pubblico le sue tante attrattive e opportunità di soggiorno.

Fin dall’antichità, la sua posizione strategica nel golfo omonimo è stata fonte di ricchezza e rovina. Da qui transitavano eserciti e flussi di commerci da e per i porti del mediterraneo. Il possesso di questo nodo nevralgico nel corso dei secoli ha comportato aspre lotte e sforzi considerevoli per rafforzarne le difese. La città venne edificata per volere di Manfredi di Svevia, figlio di Federico II di Svevia, nel 1256, come attestano cronache successive, per ricostruire a qualche chilometro la nuova Sipontum, distrutta da un terremoto e maremoto. Già da allora, ma anche successivamente, si susseguirono opere di consolidamento come importante piazzaforte militare. Lo testimonia il castello con la cinta muraria e le torri, a dominio del porto.

Altre tracce di un passato glorioso emergono nel tessuto urbano, soprattutto del centro storico. Dall’intrico di vicoli, caratterizzati dal selciato lavico, in cui ancora si trovano botteghe e si svolge una attiva vita comunitaria, ai palazzi nobiliari delle vie principali. E poi le numerose belle chiese e i portali, i segni di una forte presenza ebraica a partire dal medio evo, le stradine e le piazzette abitate dai pescatori. Chi visita Manfredonia ha modo di scoprire tra antico e attuale tradizioni locali (come i maestri d’ascia, le ricette tipiche, l’artigianato di pregio) e moderne infrastrutture turistiche, fra cui un nuovo e attrezzatissimo marina per le barche da diporto.

Inglobate ormai nel perimetro della città le rovine di Sipontum rappresentano un interessante sito archeologico con sempre nuovi ritrovamenti. Importante centro portuale dell’Apulia, venne abitata dapprima dai Dauni, quindi da Romani, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni, per poi scomparire quasi completamente a causa di terribili eventi naturali. Di quell’epoca rimane un’eco lontana, stemperata dalla piacevolezza del lungomare e delle spiagge. Nei dintorni di Manfredonia, lungo la costa sud, si trova l’Oasi del Lago Salso, Zona di Protezione Speciale compresa nel perimetro del Parco nazionale del Gargano. Una zona umida estesa e importante per la presenza di un ecosistema estremamente ricco e vario, a cominciare dall’avifauna, che comprende aironi, anatidi, rapaci, come il falco pellegrino e il falco di palude.

Verso l’interno, fra verdi pascoli e campi abbelliti da euforbie e biancospini è invece la località Montagna a sorprendere per la presenza di tradizioni e stili di vita che paiono fermi nel tempo, regalando al visitatore una sensazione di serenità e quiete. Manfredonia, capitale del Gargano, città di mare e di terra e, cosa poco nota, culla e musa ispiratrice di un talento musicale assoluto come Lucio Dalla. Da bambino e per molti anni passava le sue estati con la madre nella città dauna e lì, fra vicoli, pescatori e spiagge, iniziò la sua passione di una vita. E per questo a Manfredonia fu sempre legato e riconoscente, tanto da volerla rappresentare sulla copertina del capolavoro 4 marzo 1943.

Città di Manfredonia

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